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26 giu 2012

FESTA DI SAN GIOVANNI BATTISTA, PATRONO DI CINTANO


DOMENICA 24 GIUGNO 2012


OMELIA


Duemila anni fa, nel deserto del Giordano, apparve un giovane pieno di vitalità, di entusiasmo e di fascino. Il suo nome era Giovanni Battista. Egli immediatamente riuscì ad attrarre a sé le grandi folle di Israele. Gesù non ha ammirato nessuno quanto Giovanni Battista; di nessuno ha parlato in termini somiglianti. Per Gesù Giovanni Battista non è solo un profeta. Giovanni Battista è più che un profeta: Egli è il più grande tra i nati di donna.

Giovanni Battista è il messaggero mandato da Dio a preparare i cuori degli Israeliti per accogliere docilmente il Messia Gesù, L’UNICO SALVATORE DI TUTTI GLI UOMINI.

Giovanni Battista aveva le idee molto chiare: gli Isareliti, popolo eletto, hanno infranto L’ALLEANZA CON DIO, DISOBBEDENDO ALLA LEGGE DI MOSE’; la storia del popolo eletto è arrivata al fallimento totale. La crisi attuale non è una tra le tante crisi, ma il punto finale cui si è giunti attraverso una lunga catena di peccati.
Isarele per essere salvato deve convertirsi; ha bisogno di una radicale purificazione. I convertiti s’immergono nelle acque del Giordano, e mentre essi, ad alta voce, confessano i loro peccati, Giovanni li battezza e Dio concede loro il perdono.
Giovanni Battista era convinto che i suoi battezzati perdonati da Dio
erano pronti ad accogliere il Messia Gesù e che con Lui avrebbero ritrovato LA LIBERTA’. LA PACE E IL BENESSERE.

Qui, però, dobbiamo fare un rilievo molto importante: Giovanni Battista era convinto che il Messia Gesù AVREBBE INCOMINCIATO LA SUA MISSIONE CON UN SEVERISSIMO GIUDIZIO: avrebbe salvato sì i battezzati da lui e perdonati da Dio, MA AVREBBE ANCHE ELIMINATO TUTTI I PECCATORI IMPENITENTI COME UN CONTADINO CHE TAGLIA GLI ALBERI CHE NON FANNO FRUTTI BUONI E LI GETTA NEL FUOCO.
Su questo punto Gesù non poteva concordare con Giovanni Battista. Consideriamo attentamente l’atteggiamento di Gesù nei riguardi dei peccatori. Un giorno Gesù vide un uomo chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: “Seguimi”. Matteo era un esattore: riscuoteva le tasse per l’impero romano, e si arricchiva imbrogliando la gente che pagava le tasse. Perciò, come tutti i pubblicani, era un ladro odiato da tutti. Ebbene, Gesù lo chiamò a far parte dei suoi dodici Apostoli. Matteo accettò la chiamata di Gesù e per festeggiare l’avvenimento organizzò un solenne banchetto. Mentre Gesù sedeva a tavola nella casa di Matteo, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori, e se ne stavano con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò i farisei, scandalizzati, dicevano ai suoi discepoli: “ Come mai il vostro Maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori? “. Udito questo, Gesù disse: “NON SONO I SANI CHE HANNO BISOGNO DEL MEDICO, MA I MALATI. Andate ad imparare che cosa vuol dire: “ MISERICORDIA VOGLIO E NON SACRIFICI: IO NON SONO VENUTO A CHIAMARE I GIUSTI, MA I PECCATORI “.
Anailiziamo brevemente il fatto: Gesù non è nemico dei peccatori, ma il loro amico; Gesù non giudica né condanna i peccatori, ma li tratta con grande misericordia. Gesù considera i peccatori dei malati spiritualmente e si offre loro come medico capace di guarire tutti i malati che accettano le sue cure. I peccatori, che si lasciano curare da Gesù medico misericdioso, guariscono, si convertono e diventano figli di Dio.

Noi cristiani, dobbiamo imitare la misericordia di Gesù: verso i peccatori, come Gesù, dobbiamo usare misericordia. Quindi, non dobbiamo giudicarli, né condannarli.
In primo luogo, dovrebbe imitare la misericordia di Gesù la Gerarchia Cattolica. Purtroppo, però, con profonda amarezza, siamo costretti a riconoscere che la Gerarchia Cattolica, spesso, non tratta i peccatori con misericordia, ma li giudica, li condanna e li castiga. Pensiamo, ad esempio, al suo atteggiamento nei confronti dei divorziati risposati: non permette loro di fare la comunione eucaristica. Ma così facendo, la Gerarchia Cattolica priva i divorziati risposati, malati spiritualmente, di Gesù loro indispensabile medico. Il malato senza medico, muore. Dobbiamo sottolineare che Gesù non ha escluso nessuno dalla Comunione Eucaristica; nemmeno Giuda Iscariota, il suo traditore, colui che era sul punto di consegnarlo nelle mani dei suoi nemici perché fosse crocifisso. Lasciamoci, pertanto, convincere da queste parole di Gesù:
“ LA MIA CARNE E’ UN VERO CIBO, IL MIO SANGUE E’ UNA VERA BEVANDA. QUESTO E’ IL MIO CORPO. PRENDETE E MAGIATENE TUTTI . QUESTO E’ IL MIO SANGUE. PRENDETE E BEVETENE TUTTI.
“ CHI MANGIA LA MIA CARNE E BEVE IL MIO SANGUE, VIVE.

CHI NON MANGIA LA MIA CARNE E NON BEVE IL MIO
SANGUE, MUORE”.

Sac. Salvatore Paparo 

QUINTA LETTERA AL SIGNORE GESU’ R I S O R T O

UNICO SALVATORE DEL MONDO

21 GIUGNO 2012, FESTA DI SAN LUIGI GONZAGA,
ONOMASTICO DEL VESCOVO MONS. LUIGI BETTAZZI
GRANDE APOSTOLO DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, INGIUSTAMENTE CRITICATO DALLA GERARCHIA CATTOLICA.


Amatissimo SIGNORE GESU’ R I S O R T O, UNICO SALVATORE DEL MONDO, il Concilio Ecumenico Vaticano III, già dolcemente e sapientemente INIZIATO DALLO SPIRITO SANTO, avrà una lunghissima celebrazione: durerà il tempo che sarà necessario perché I CRISTIANI, allo scandalo che fino adesso hanno offerto al mondo con la loro divisione, facciano seguire L’ATTRAZIONE ALLA TUA PERSONA, offrendo al mondo lo spettacolo DELLA LORO UNITA’, FRUTTO DEL LORO RECIPROCO AMORE FRATERNO. Allora si realizzeranno le tue due seguenti profezie:

“PADRE, CHE SIANO UNA SOLA COSA COME IO E TU SIAMO UNA SOLA COSA. COSI’ IL MONDO CREDERA’ CHE TU MI HAI MANDATO”.

“HO ALTRE PECORE CHE NON SONO IN QUESTO GREGGE. ANCHE DI LORO DOVRO’ DIVENTARE PASTORE. ASCOLTERANNO LA MIA VOCE, E DIVENTERANNO UN SOLO GREGGE SOTTO LA GUIDA DI UN SOLO PASTORE”.

Uno dei tantissimi tuoi umili strumenti DEL TUO AMORE MISERICORDIOSO

Sac. Salvatore Paparo

19 giu 2012

PER UNA PROFONDA CONVERSIONE


IMPORTANTE LETTERA DEL SACERDOTE CILENO PABLO FONTAINE


ALLE SUE SORELLE E FRATELLI CATTOLICI.

Domenica XI durante l’anno  B

OMELIA del sac. Salvatore Paparo

La rivista cattolica intitolata “ADISTA “, è molto utile. Essa, infatti, ci fa conoscere ciò che avviene di bello e di brutto nella Chiesa, nostra contemporanea, perché ci convertiamo continuamente in modo da essere artefici efficaci DEL REGNO DI DIO, instaurato da Gesù, duemila anni fa; REGNO DI DIO CHE E’ REGNO DI PACE, DI GIUSTIZIA, DI AMORE FRATERNO, DI SERVIZIO RECIPROCO.

La rivista “ADISTA “, il 26 maggio u.s., ha pubblicato un’importante lettera, scritta dal sacerdote cileno Pablo Fontaine, indirizzata alle sue sorelle e ai suoi fratelli cattolici. Il sacerdote inizia la lettera con una costatazione di fatto: la Chiesa istituzione di oggi ha perso in credibiltà e in prestigio. In secondo luogo il sacerdote esamina alcuni motivi che hanno causato questa dannosa situazione e suggerisce alcuni rimedi.

L’autore della letera vede il futuro della Chiesa con ottimismo: egli spera che la crisi attuale serva alla Chiesa per una sua profonda conversione, necessaria perchè sia incendiata dalla fiamma dello Spirito Santo, piena di fervore, felice di seguire, in modo autentico, l’insegnamento e la vita di Gesù.

Noi non possiamo che condividere l’ottimismo del sacerdote cileno: infatti, nei primi due millenni dalla Redenzione operata da Gesù, l’umanità ha partecipato, soprattutto, alla Passione e alla Morte di Gesù. A partire dal terzo millennio che abbiamo appena iniziato, l’umanità parteciperà, soprattutto, ai benefici effetti della Risurrezione di Gesù.

Ascoltiamo, adesso, la lettura della lettera pregando lo Spirito Santo che ci faccia vedere ciò che ciascuno di noi deve purificare nella propria vita per essere veri seguaci di Gesù.

di Pablo Fontaine
Cari fratelli e sorelle, vi scrivo sulla situazione della nostra Chiesa in questo momento del nostro Paese, condividendo con voi lo stesso dolore e lo stesso amore per questa Casa in cui siamo nati alla Vita di Dio, in cui abbiamo imparato a pregare, ad amare e a conoscere Gesù. In questa sensazione di sconcerto, siamo accompagnati anche da molti amici non cattolici e pure da altri meno amichevoli, che non nascondono la loro rabbia né la loro ironia.
Il calo di credibilità della Chiesa e la sua perdita di prestigio non dipendono dalle cattive intenzioni di eventuali persecutori. Se così fosse, potremmo sentirci orgogliosi di venire perseguitati a causa di Gesù. Ma non è così. La stessa Chiesa cattolica che ieri era apprezzata per la sua fermezza di fronte alla dittatura e per il suo servizio alle vittime, in breve tempo è diventata molto meno credibile, fino a suscitare l’ostilità di molte persone.
Cosa ci è successo? È per gli scandali di cui sono stati protagonisti i sacerdoti? In buona parte sì. Tali fatti hanno accresciuto la sfiducia, soprattutto nei settori che avevano divinizzato i ministri della Chiesa, ponendo la propria fiducia più nel povero strumento rappresentato dagli uomini che in Dio.
Non sono in grado di esaminare tutte le cause di questa situazione. Mi interessa, però, esprimere di fronte a voi ciò che mi colpisce maggiormente e quelli che mi appaiono come i motivi di speranza per il futuro del messaggio cristiano.
Per dirlo in breve e senza molte sfumature:
- Hanno certamente creato un danno alla Chiesa questi abusi di cui si sono macchiati sacerdoti e religiosi. Ma anche l’impressione generale che si è fatto tutto il possibile per occultarli o per impedire che venissero puniti. Ha predominato una sensazione di scarsa trasparenza, sensazione comprensibile a prescindere dall’eventuale buona volontà di non danneggiare le persone o l’annuncio stesso di Gesù. Di fatto, la tendenza a mantenere il segreto non ha fatto che aumentare lo scandalo.
- Bisogna anche tener conto, per spiegare questo minore apprezzamento nei confronti della Chiesa, della stanchezza generalizzata rispetto all’autoritarismo e al centralismo gerarchico. Vi sono ragioni a sostegno della necessità di provvedere all’unità e alla disciplina, ma la nostra cultura attuale esige maggiormente  flessibilità, partecipazione, ascolto, libertà di opinione e reagisce con forza dinanzi a quanto viene imposto dall’alto.
- A volte la Chiesa offre pubblicamente il suo contributo alla società in un modo tale da dare l’impressione di volersi ergere a maestra di tutti, come se pretendesse la sottomissione dell’intera società senza neppure offrire argomenti al riguardo, risultando così in maniera ancora più accentuata “dogmatica” nel peggiore senso del termine.
- Crea disagio la grande differenza tra Gesù e la Chiesa, considerando la povertà e l’umiltà del primo e l’immagine di ricchezza e di potere offerta dalla seconda. Il papa può anche vivere con semplicità, ma, se si mostra al mondo come un monarca circondato dalla sua lussuosa corte, la gente parlerà con disprezzo della “ricchezza del Vaticano”.
Per questi e per altri motivi, è per noi motivo di sofferenza la situazione di questa Chiesa che pure amiamo e da cui pure abbiamo ricevuto il messaggio di liberazione di Gesù e la testimonianza ammirevole di tanti fratelli e sorelle che hanno illuminato con i loro esempi le nostre vite. Una situazione di fronte alla quale possiamo abbandonarci all’angoscia assumendo atteggiamenti rigidi nei confronti degli altri e chiudendoci in un ghetto che ci allontani da questo mondo per preservare la fede e la morale. O magari possiamo lottare con forza per recuperare quanto abbiamo perduto e tornare ad avere influenza a qualunque costo. Ma sarebbe un atteggiamento sterile e nocivo.
Come mi appare il futuro della Chiesa? Con umiltà vi dico che guardo al suo futuro con la speranza che il Signore non l’abbandoni, che questa crisi porti a una grande purificazione che ci renda consapevoli dei nostri errori, ci istruisca su quello che Gesù si aspetta da noi, ripulisca il nostro sguardo e il nostro cuore e ci chiami ad una conversione profonda.
Cari amici, perché non guardare già da ora al futuro della Chiesa come ad una realtà più modesta ma incendiata dallo Spirito? La immagino piccola, piena di fervore, costituita da persone libere, senza idolatrie, senza paure, felici di provare a seguire il Signore.
Possiamo pensarla e prepararla ad essere fraterna, nel vero rispetto e nella tenerezza degli uni verso gli altri. Come una comunità di eguali in cui l’autorità mostri in maniera tangibile questa uguaglianza, nel tono, nell’abbigliamento, nel modo di proporre, ascoltare e disporre.
Vorremmo vedere in essa un autentico protagonismo laicale, cosicché i cristiani, sacerdoti, religiosi/e, laici/che, possano lavorare insieme su basi di uguaglianza per migliorare la loro formazione, nella lettura delle Scritture e nella preghiera condivisa o silenziosa. O assumere le responsabilità della comunità allo stesso livello di partecipazione. E vorremmo anche una pastorale che contasse su molte piccole comunità, centrate sempre sulla Bibbia, comunità fraterne in cui i poveri e le donne occupassero un posto rilevante.
Vorremmo una Chiesa veramente preoccupata di quanto accade agli esseri umani, della vita delle famiglie, del lavoro, dell’economia, della creazione artistica, della situazione dei più poveri, sulla base di una pastorale caratterizzata da una mistica dell’incontro personale con Gesù e da un messaggio di liberazione per tutti gli emarginati, gli impoveriti, gli sfruttati e i disprezzati. Una pastorale che scopra ogni giorno con gioia e stupore la Presenza di Dio e del suo Dono, accompagnata dall’invito a tutti a una dedizione più completa. Che ricordi il carattere sovversivo della Chiesa, come quello che risuona nelle parole di Maria: «Ha rovesciato i potenti dai troni e ha innalzato gli umili. Ha ricolmato di beni gli affamati e ha rimandato i ricchi a mani vuote» (Lc 1, 52-53).
Per una conversione ecclesiale di tale profondità avremmo bisogno di un movimento tellurico di intensità pari a quello che stiamo soffrendo. Se servisse a questo, benvenuta crisi!
Se questo non è il nostro sogno, allora vuol dire che ha smesso di scorrere nelle nostre vene la gioia contagiosa di San Paolo e di tutto il Nuovo Testamento.




11 giu 2012

QUARTA LETTERA AL SIGNORE GEU’ RISORTO

Amatissimo mio Sgnore Gesù RISORTO, unico Salvatore del mondo,
sembra proprio che il Papa Benedetto XVI non voglia indire il Concilio Ecumenico Vaticano III. MA IL TUO SPIRITO, LO SPIRITO SANTO, è da duemila anni che lo prepara pazientemente e sapientemente, e ORA DELICATAMENTE LO HA INIZIATO.

E’ vero, la Gerarchia Cattolica, nel suo insieme, si oppone, a causa dell’educazione che ha ricevuto; MA CI SONO TANTISSIMI VESCOVI, TANTISSIMI SACERDOTI, TANTISSIMI UOMINI E DONNE TUOI FEDELISSIMI SEGUACI che, con la loro generosa vita d’amore fraterno, sono già artefici del grande evento del Concilio Ecumenico Vaticano III CHE REALIZZERA’ LA SECONDA PENTECOSTE D’AMORE. FINALMENTE LA TUA CHIESA E L’UMANITA’ INTERA SI CONVINCERANNO CHE DIO E’ UNA FAMIGLIA FELICISSIMA TRINITARIA COMPOSTA DA DIO PADRE, DA DIO FIGLIO, DA DIO SPIRITO SANTO; FINALMENTE SI CONVINCERANNO CHE LA FAMIGLIA UMANA COMPOSTA DA UN UOMO E DA UNA DONNA ( SPOSI E GENITORI ) E DAI LORO FIGLI E DALLE LORO FIGLIE, E’ STATA CREATA AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA  DELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO; FINALMENTE, SOPRATTUTTO, NELL’ETA’ AUREA DELLA REDENZIONE CHE ABBIAMO APPENA INIZIATO, I VARI MEMBRI CHE COMPONGONO LA FAMIGLIA UMANA VIVRANNO D’AMORE, IMITERANNO L’AMORE RECIPROCO DELLE TRE PERSONE DIVINE CHE FRUTTIFICHERA’ LA PACE E IL BENESSERE MOMDIALI MESSIANICI.

Uno dei tantissimi tuoi umili strumenti DEL TUO AMORE MISERICORDIOSO


Sac. Salvatore Paparo

Cintano 11 giugno 2012

10 giu 2012

CORPUS DOMINI OMELIA


Carissimo don Salvatore,

ti prego di pubblicare nel nostro blog la mia omelia sulla festa del

“CORPUS DOMINI” che farò oggi alle ore 14, al santuario mariano di Cintano, oggi denominato “SANTUARIO DELLA MADONNA DELLE GRAZIE”. Esso sarà il santuario dell’Opera Cenacolo Familiare e verrà denominato “SANTUARIO DELLA MAMMA MARIA AUSILIATRICE”.

La stessa omelia la farò domani, 10 giugno, nella chiesa parrocchiale di Cintano il cui Titolare e Patrono è San Giovanni Battista, PRECURSORE DI GESU’. E’ da 49 anni che svolgo il mio ministero sacerdotale a Cintano, E sono immensamente grato alla Famiglia Trinitaria di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo per i tanti benefici che benevolmente mi ha elargito durante questo lungo periodo della mia permanenza a Cintano.

FESTA DEL  “ CORPUS DOMINI “

10 GIUGNO 2012

OMELIA

Oggi, festa del “CORPUS DOMINI”, desidero parlarvi della Santa Messa, cuore della vita cristiana.

CHE COSA E’ LA SANTA MESSA?

Gesù ci ha amato in sommo grado, e per salvarci ha liberamente sofferto un’atroce passione e un’umiliante morte, la morte di croce, risevata ai peggiori malfattori. Senza la Risurrezione, Gesù sarebbe stato uno sconfitto e noi saremmo ancora nei nostri peccati e vittime della morte. Ma GESU’ E’ RISORTO  e con la SUA MORTE-RISURREZIONE HA VINTO LA NOSTRA MORTE E CI HA RIDONATO LA VITA.
Durante la Santa Messa, al momento della Consacrazione, avviene un grande miracolo: Gesù sotto le apparenze del pane e del vino, si rende, MISTERIOSAMENTE, PRESENTE NELLA SUA PASSIONE-MORTE-RISURREZIONE; e, al momento della Comunione, diventa nostro cibo e nostra bevanda: “LA MIA CARNE E’ UN VERO CIBO; IL MIO SANGUE E’ UNA VERA BEVANDA. Prendete e mangiatene tutti: QUESTO E’ IL MIO CORPO, OFFERTO IN SACRIFICIO PER VOI. Prendete e bevetene tutti: questo e’ il mio sangue, sparso per voi e per tutti in remissione dei peccati”.
Il motivo per cui Gesù Eucaristico diventa nostro cibo e nostra bevanda, ce lo indica, in modo eccellente, Sant’Agostino: “GESU’,QUANDO IO MANGIO IL PANE E BEVO IL VINO MATERIALI, SONO IO CHE CAMBIO IL PANE E IL VINO NELLA MIA CARNE E NEL MIO SANGUE; INVECE, QUANDO MANGIO LA TUA CARNE E BEVO IL TUO SANGUE, NON SONO IO CHE CAMBIO TE IN ME, MA SEI TU CHE CAMBI ME IN TE”.  Gesù Eucaristico, gradualmente, ci muta nella sua vita fino a farci raggiungere la perfezione che ha raggiunto San Paolo: “LA MIA VITA E’ CRISTO. NON SONO PIU’ IO CHE VIVO, MA E’ CRISTO CHE VIVE IN ME”. La vita di Gesù è una vita di amore: Gesù amò ed ama il Padre Celeste, Gesù amò ed ama anche noi. Gesù Eucaristico, pertanto, venendo in noi, ci rende simile a SE’ nell’esercizio dell’amore: come Lui riusciamo ad amare il Padre Celeste compiendo sempre la sua volontà, come Lui riusciamo ad amare gli altri facendo loro sempre del bene e mai del male.

Da quanto abbiamo detto, comprendiamo le parole di Gesù sulla necessità che noi abbiamo DI CIBARCI DEL SUO CORPO E DEL SUO SANGUE: “ CHI MANGIA LA MIA CARNE E BEVE IL MIO SANGUE, VIVE; CHI NON MANGIA LA MIA CARNE E NON BEVE IL MIO SANGUE, MUORE”.

Oggi, festa del “CORPUS DOMINI”,  Gesù Eucaristico c’invita a prendere questo necessario impegno: “IO, OGNI DOMENICA, PARTECIPERO’ ALLA SANTA MESSA, ACCOSTANDOMI ANCHE AL BANCHETTO EUCARISTICO”.

Sac. Salvatore Paparo

3 giu 2012

l'OPERA CENACOLO FAMILIARE PROVIENE DAL CIELO

Sono le due del 3 giugno 2012 e mi trovo al computer per inserire nel nostro blog quattro documenti in quest'ordine:
1. SOLENNITA' DELLA SANTISSIMA TRINITA'
2. TERZA LETTERA AL SIGNORE GESU' RISORTO, UNICO SALVATORE DEL MONDO
3. QUINDICESIMA LETTERA A GESU', UNICO SALVATORE DEL MONDO.
4 CINTANO 13 OTTOBRE 2009.
A Cintano capitano molte cose straordinarie che mi confermano che l'OPERA CENACOLO FAMILIARE PROVIENE DAL CIELO.
Oggi ad esempio, mi sono svegliato a mezzanotte e sul cielo di Cintano per circa mezz'ora si è verificato un festoso gioco di artifizio. Oggi   è il 3 giugno, giorno anniversario della morte di Papa Giovanni XXIII.
Il documento 13 ottobre 2009 è un dono della Madonna fattomi giovedi scorso, festa della Visitazione di Maria Santissima a Santa Elisabetta. Mi è comparso improvvisamente sul computer mentre scrivevo il materiale da pubblicare nel bollettino interparrocchiale "VALLE SACRA". E' un documento di grande importanza.
Don Salvatore Paparo

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SOLENNITA ‘  DELLA SANTISSIMA TRINITA’

Domenica 3 giugno 2012
OMELIA
Oggi, domenica 3 giugno, è la festa della Santissima Trinità cioè la festa di Dio
FAMIGLIA FELICISSIMA COMPOSTA DAL PADRE, DAL FIGLIO E DALLO SPIRITO SANTO. Le Tre Persone Divine sono felicissime perché si amano e si scambiano tutti i beni in sommo grado.
La Famiglia Divina decise di rendere felice l’uomo e lo creò famiglia a sua immagine e somigliaza.
Vediamo come la famiglia umana è immagine della Famiglia Divina:
LA PRIMA PERSONA DELLA FAMIGLIA DIVINA E’ INSIEME SPOSO E PADRE; SPOSA E MADRE. Nella famiglia umana conunica le sue qualità di sposo e padre ALL’UOMO; comunica le sue qualità di sposa e di madre ALLA DONNA
LA SECONDA PERSONA DELLA FAMIGLIA DIVINA E’ INSIEME FIGLIO E FIGLIA. Nella famiglia umana comunica le sue due qualità rispettivamente al figlio e alla figlia.
LA TERZA PERSONA DELLA FAMIGLIA DIVINA E’ LO SPIRITO SANTO; OSSIA L’AMORE CHE UNISCE LE TRE PERSONE DIVINE E LE RENDE FELICISSIME. Nella famiglia umana l’immagine dello Spirito Santo è l’amore che unisce i suoi vari componenti. Da ciò comprendiamo che una famiglia in cui gli sposi si amano tra di loro, i genitori amano i loro figli e le loro figlie, i figli e le figlie si amano tra di loro ed amano i genitori, E’ UNA FAMIGLIA UNITA E FELICE; e comprendiamo anche che una famiglia i cui membri non si amano E’ UNA FAMIGLIA DIVISA E INFELICE.
Purtroppo la famiglia umana ha fallito lo scopo per cui Dio l’ha creata; i suoi membri anziché amarsi si sono odiati; hanno mutato l’amore in odio. La massima espressione dell’odio è la guerra che semina distruzione e morte.
Dal giorno in cui peccò, perciò, l’uomo divenne uomo di guerra e di morte. Inventò le armi per colpire ed uccidere il proprio simile. Il primo assassino, Caino, si armò di un rudimentale bastone per dissanguare ed uccidere il fratello Abele.
Quando, poi, gli uomini si moltiplicarono, non solo gli individui, ma anche i gruppi e le nazioni si armarono per combattersi e uccidersi a vicenda. Con l’andar del tempo, gli uomini perfezionarono sempre più le loro armi fratricide, rendendole sempre più micidiali. Per combtattersi e uccidersi vicendevolmente si armarono di pugnali, di spade, di lance e di frecce. Dopo l’invenzione della polvere da sparo comparvero le pistole, i fucili, le mitragliatrici, i cannoni, i carri armati e gli aerei bombardieri. Le armi moderne, infine, hanno una potenza tale da poter distruggere il mondo intero.
Noi cristiani, però, abbiamo una grande certezza: gli uomini non commetteranno la pazzia di autodistruggersi, perché duemila anni fa lo stesso Dio, Gesù è venuto in mezzo a noi per ridarci la pace che avevamo perduto con il peccato:
“ PACE IN TERRA AGLI UOMINI CHE DIO AMA”.
Da allora sono passati venti secoli, e noi siamo consapevoli CHE LAPACE MONDIALE MESSIANICA DEVE ANCORA VENIRE.
A questo punto è necessario affermare quanto segue: nei primi due millenni di cristianesimo l’umanità HA PARTECIPATO SOPRATTUTTO ALLA PASSIONE E ALLA MORTE REDENTRICI DI GESU’. GLI UOMINI E LE DONNE DI OGGI STIAMO ANCORA VIVENDO  MOMENTI TRAGICI. BASTA PENSARE AL TERREMOTO CHE HA COLPITO L’EMILIA ROMAGNA; BASTA PENSARE AL MASSACRO DI TANTISSINI INNOCENTI DI CUI OGNI GIORNO SI MACCHIA  IL GOVERNO SIRIANO.
ILLUMINATI DALLA PAROLA DI DIO, PERO’, NOI CRISTIANI SIAMO CERTI CHE A PARTIRE DAL TERZO MILLENNIO DELLA REDENZIONE CHE ABBIAMO APPENA INIZIATO, NOI UOMINI E DONNE PARTECIPEREMO, IN MODO STRAORDINARIO, AI BENEFICI EFFETTI  DELLA RISURREZIONE DI GESU’. SI REALIZZERA’, FINALMENTE, LA PACE MONDIALE MESSIANICA CANTATA DAGLI ANGELI SULLA GROTTA DI BETLEM: “ PACE IN TERRA AGLI UOMNI CHE DIO AMA”. LA PACE MONDIALE MESSIANICA SARA’ IL FRUTTO DEL NOSTRO RECIPROCO AMORE FRATERNO, SOPRATTUTTO SARA’ IL FRUTTO DELLA SANTITA’ DELLA FAMIGLIA CREATA AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO.
Sac. Salvatore Paparo
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TERZA LETTERA  AL SIGNORE GESU’ RISORTO


UNICO SALVATORE DEL MONDO



SOLENNITA’ DELLA PENTECOSTE

3 GIUGNO 2012



Amatissimo Signore Gesù RISORTO unico Salvatore del mondo,



il 3 giugno 2012 mi richiama alla mente il 3 giugno del 1963: a Roma, nella Piazza San Pietro, una folla immensa piangente partecipava ad una Messa celebrata per Papa Giovanni XXIII morente. Nella stessa ora, in una camera del Vaticano, il Papa Buono consumava il suo sacrificio. Poche ore prima aveva mormorato: “SOFFRO CON DOLORE E CON AMORE… HO POTUTO SEGUIRE LA MIA MORTE PASSO DOPO PASSO.  ORA M’INCAMMINO DOLCEMENTE VERSO LA FINE”.

Ma chi era PAPA GIOVANNI?

Alcuni anni fa in una predica mi sono espresso così:

“Dal 1958 al 1963 abbiamo avuto un uomo mandato da Dio, il cui nome era GIOVANNI. Abbiamo ricevuto il grande dono di Dio nella persona del PAPA GIOVANNI XXIII. Papa Giovanni incarnò in sé l’amore misericordioso del Padre Celeste per cui fu amato da tutto il mondo: dai cristiani e dai non cristiani, dai credenti e dai non credenti. Lo stimò prefino Nikita Krusciov, il Premier dell’Unione Sovietica. E per questa stima Papa Giovanni riuscì a salvare l’umanità dalla guerra nucleare che avrebbe causato distruzione e morte. Vi ricordo brevemente il fatto: nella seconda metà di ottobre del 1962, i Sovietici cercarono di installare 42 missili nucleari nell’isola di Cuba, per colpire a sorpresa gli Stati Uniti. Gli Stati Uniti, però, vennero a conoscenza del pericolo; e il loro Presidente John Kennedy intervenne con otto portaerei e sessanta squadriglie di aerei per intercettare venticinque navi mercantili sovietiche, cariche di missili nucleari dirette verso Cuba. La guerra nucleare era imminente. Allora intervenne Papa Giovanni XXIII: inviò un messaggio a Kennedy e a Krusciov in cui chiedeva loro di evitare la catastrofe del mondo.

Krusciov accettò, e le navi sovietiche tornarono alla loro base: LA PACE ERA SALVA. Ma perché Krusciov accettò l’invito del Papa? Il motivo ce lo indicò lo stesso Krusciov: “RISPETTO A QUELLO CHE PAPA GIOVANNI HA FATTO PER LA PACE, IL SUO INTERVENTO E’ STATO UN INTERVENTO UMANISTICO, CHE SARA’ RICORDATO NELLA STORIA. IL PAPA E IO POSSIAMO ESSERE DIVERGENTI SU MOLTE QUESTIONI, MA SIAMO UNITI NEL DESIDERIO DELLA PACE”.



Papa Giovanni per ottenere la Pace Mondiale Messianica convocò il Concilio Ecumenico Vaticano II. Esso promulgò vari importantissimi Documenti per l’indispensabile e improcrastinabile RIFORMA DELLA TUA CHIESA, O SIGNORE GESU’ RISORTO, UNICO SALVATORE DEL MONDO, PER OFFRIRE AL MONDO IL TUO VERO VOLTO  DI AMORE E DI MISERICORDIA CHE LO AVREBBE INDOTTO A CONVERTIRSI A TE, AD ACCETTARE E A VIVERE IL TUO MESSAGGIO EVANGELICO D’AMORE, DI MISERICORDIA E DI PACE.

Ma, purtroppo, la Gerarchia Cattolica ha affossato il Concilio Ecumenico Vaticano II, e il mondo non scorgendo IL TUO VERO VOLTO NEI SUOI INSEGNAMENTI E NEL SUO COMPORTAMENTO, ha peggiorato il suo modo di pensare e di vivere.



Ora è giunto il momento DI CONVOCARE IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III per proseguire nello spirito  DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, E REALIZZARE LA TUA PROFEZIA ESPRESSA NELLA PREGHIERA CHE HAI RIVOLTO AL PADRE CELESTE DURANTE L’ULTIMA CENA: “ PADRE, (  CHE I MIEI DISCEPOLI)  SIANO UNA SOLA COSA COME IO E TU SIAMO UNA SOLA COSA. COSI’ IL MONDO CREDERA’ CHE TU MI HAI MANDATO”.



E’ compito del Papa Benedetto XVI indire il Concilio Ecumenico Vaticano III, anche se non lui, ma un altro Papa sarà a celebrarlo.



IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III DEVE SVOLGERSI IN MODO INNOVATORE: SONO CHIAMATI A PARTECIPARVI, CON I LORO RAPPRESENTANTI, TUTTI GLI UOMINI E TUTTE LE DONNE DI BUONA VOLONTA’, CON PARI LIBERTA’ DI ESPRESSIONE E CON PARI  VALORE DI VOTO NELLE DECISIONI CHE IL CONCILIO PRENDERA’.

QUINDI AL COMCILIO  DOVRANNO ESSERE PRESENTI I RAPPRESENTANTI DELLE VARIE CHIESE CRISTIANE, DELLE RELIGIONI NON CRISTIANE, ED ANCHE DEGLI ATEI DI BUONA VOLONTA’ PERCHE’ TUTTI SIAMO STATI REDENTI DA TE, E QUINDI TUTTI SIAMO SOTTO L’AZIONE DELLO SPIRITO SANTO CHE GRADUALMENTE CI CONDURRA’ A TUTTA LA VERITA’ “



Uno dei tantissimi tuoi umili strumenti DEL TUO AMORE MISERICORDIOSO.



Sac. Salvatore Paparo

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QUINDICESIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO




GESU’, Tu, il Padre Celeste, lo Spirito Santo, Maria Santissima e San Giuseppe avete per molto tempo soppportato PAZIENTEMENTE E SAPIENTEMENTE che i Responsabili della Comunità Cristiana imitassero i potenti di questo mondo che spadroneggiano sui loro governati; avete anche, per molto tempo,

sopportato PAZIENTEMENTE E SAPIENTEMENTE che fossero ricchi.



Perché si attui IL REGNO DI DIO SULLA TERRA con la Seconda Pentecoste d’Amore e con l’Età Aurea della Redenzione, FONDATA SULLA SANTITA’ DELLA FAMIGLIA, sta per giungere il tempo in cui i Responsabili della Comunità Cristiana non spadroneggeranno più sulle persone, ma docili al tuo comando, PER ESSERE GRANDI DIVENTERANNO SERVI: I SERVI NON COMANDANO MA UBBIDISCONO.



I Responsabili della Comunità Cristiana FINALMENTE DIVENTERANNO POVERI perchè i poveri non siano più poveri ed esperimentino nella loro esistenza i benefici frutti DELLA LIBERAZIONE CHE SEI VENUTO A PORTARE AD ESSI, FACENDOTI UOMO.



Certo la Comunità Cristiana deve possedere dei beni per avere il necessario per vivere SERENAMENTE E FELICEMENTE. Essi, però, non saranno più amministrati dai Responsabili della Comunità Cristiana, MA DAI LAICI.



I Responsabili della Comunità Cristiana, invece, imiteranno gli Apostoli e si dedicheranno SOLO ALLA PREGHIERA E AL MINISTERO DELLA PAROLA.



                                         21 dicembre, quarta domenica di Avvento 2008.

                                         Sac. Salvatore Paparo

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Cintano 13 ottobre 2009

PREDICA
Per la loro attualità, oggi dedichiamo la nostra riflessione domenicale alle Apparizioni di Maria Santissima, avvenute a Fatima, piccolo paese del Portogallo, nel 1917, in piena prima guerra mondiale. I privilegiati della Madonna sono tre pastorelli: Lucia di dieci anni, e i cuginetti Francesco di nove anni e Giacinta di sette anni. Lucia vede, ascolta e parla con la Madonna; Francesco vede e ascolta la Madonna; Giacinta, invece, vede soltando la Madonna.
PRIMA APPARIZIONE 13 MAGGIO 1917.
E’ mezzogiorno: mentre pascolano le pecore, i tre pastorelli vedono un improvviso lampo e su di un leccio COMPARE UNA BELLISSIMA GIOVANE SIGNORA. Aveva le mani giunte come per pregare, dalle quali pendeva un rosario. La giovane Signora disse ai tre fanciulli: “ Vi chiedo di venire qui per sei mesi consecutivi. Volete offrirvi a Dio per sopportare le sofferenze che vorrà inviarvi, come atto di riparazione per i peccati con cui è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori? Avrete molto da soffrire, ma la grazia di Dio sarà il vostro conforto. RECITATE IL ROSARIO TUTTI I GIORNI PER OTTENERE LA PACE PER IL MONDO E LA FINE DELLA GUERRA”.
SECONDA APPARIZIONE 13 GIUGNO 1917.
“VOGLIO CHE RECITIATE IL ROSARIO TUTTI I GIORNI. Gesù vuol servirsi di te, Lucia, per farsi conoscere e amare. Vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. A chi l’abbraccia, prometto la salvezza”. Di fronte alla mano destra della Madonna stava un Cuore circondato da spine, il Cuore Immacolato di Maria, oltraggiato dai peccati dell’umanità, a chiedere riparazione.
TERZA APPARIZIONE 13 LUGLIO 1917
“Avete visto l’inferno dove vanno a finire le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato.
Se ascolteranno le mie richieste, la Russia si convertirà e vi sarà pace. Diversamente, diffonderà i suoi errori nel mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa: “ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA’ E IL MONDO AVRA’ UN PERIODO DI PACE”.
QUARTA APPARIZIONE 15 AGOSTO 1917
“VOGLIO CHE CONTINUIATE A RECITARE IL ROSARIO TUTTI I GIORNI” “Pregate, pregate molto e fate sacrifici per i peccatori, perché molte anime vanno all’inferno, perché non vi è chi si sacrifichi e preghi per loro”.
QUINTA APPARIZIONE 13 SETTEMBRE 1917
All’improvviso la temperatura si è abbassata, il sole è impallidito al punto che si vedono le stelle e un globo luminoso si è mosso lentamente e maestosamente in cielo. La Madonna fa una promessa: “IN OTTOBRE FARO’ IL MIRACOLO PERCHE’ TUTTI CREDANO”.
SESTA APPARIZIONE 13 OTTOBRE 1917
Per sigillare la veridicità  delle sue Apparizioni, Maria Santissima fece il grande miracolo del sole: nel luogo delle Apparizioni in quel giorno si radunò un’immnsa folla (circa settantamila persone). Pioveva e faceva freddo. Verso mezzogiorno, Lucia comandò di chiudere gli ombrelli e la folla come per incanto ubbidì. A mezzogiorno in punto, come al solito,  la Madonna comparve e si intrattenne amorevolmente con i bambini. Finito il colloquio, la Madonna accomiatandosi dai suoi piccoli amici, aprì le mani nelle quali sembrava imprigionata tutta la luce del sole. Lucia tradusse quel gesto con un grido:
“GUARDATE IL SOLE!”. La pioggia cessò d’incanto. Le nubi si squarciarono e apparve il prodigio: tutti videro il sole simile ad un disco d’argento girare vorticosamente su se stesso, proiettando tutto intorno fasci di luce gialla, verde, rossa, azzurra, viola che coloravano le nubi, gli alberi, le rocce, la terra, la folla impaurita dallo stupore. Il sole si fermò, poi riprese la sua rotazione sprizzando fasci incandescenti.. Si fermò un’altra volta e ricominciò di nuovo a danzare. Tutti contemplavano in silenzio, percorsi da un brivido. Ad un tratto ebbero la sensazione che il sole si staccasse dal cielo e si precipitasse sul loro capo. Un urlo immenso si levò: MIRACOLO! MIRACOLO!  Poi, atterriti, tutti caddero in ginocchio nel fango, recitando con impressionante fervore, l’atto di contrizione, mentre migliaia di invocazioni salivano dal profondo del cuore: “MIO DIO, MISERICORDIA!” “AVE, MARIA” “IO CREDO IN DIO” “VERGINE DEL ROSARIO, SALVATE IL PORTOGALLO” “PERDONO, PIETA’”.
Il fenomeno solare, distribuito in tre tempi, era durato dieci minuti. Tutti lo videro, credenti e increduli, ignoranti e dotti, anche liberi pensatori che si erano recati nel luogo delle Apparizioni con l’intento di sfatare una volta per sempre la fama di Fatima. Tutti si alzano trasognati, si toccano gli abiti qualche istante prima intrisi e gocciolanti e li costatano completamente asciutti e ripuliti. Nessuno può avere il minimo dubbio: LA MADONNA HA MANTENUTO LA SUA PROMESSA.
Concludendo, desidero sottolineare due cose: la Madonna disse: “ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA’, E IL MONDO AVRA’ UN PERIODO DI PACE” Con queste parole la Madonna profetizzò il lunghissimo periodo di pace e di benessere mondiali messianici a cui andiamo incontro.
Le Apparizioni della Madonna a Fatima si conclusero con la visione, accanto al sole, della Sacra Famiglia di Nazaret di Gesù, di Maria e Giuseppe perché l’Età Aurea della Redenzione con la pace e il benessere a cui andiamo incontro E’ FONDATA SULLA SANTITA’ DELLA FAMIGLIA, CREATA AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI  DIO, E REDENTA DA GESU’ CON LA SINGOLARE COOPERAZIONE DI MARIA SANTISSIMA, MADRE DI GESU’ E DI TUTTO IL CORPO MISTICO DI GESU’, MADRE REGINA E SPOSA DELLA FAMIGLIA.
                                               Sac. Salvatore Paparo